In concorso alla XXV edizione del Maremetraggio Shorts International film festival, il cortometraggio Komplikasjoner di Ivar Aase mostra grande originalità. Il regista norvegese racconta la strana relazione professionale e personale che lega una dominatrice sessuale da remoto e il suo cliente affetto da obesità.
Complications, questo il titolo internazionale, è stato presentato precedentemente al Tribeca Film Festival di New York e al Short Shorts Film Festival & Asia di Tokyo. I protagonisti sono interpretati da Anna Ladegaard (Post Mortem- nessuno muore a Skarnes) e Sven Henriksen (Il mondo di Sophie).
Komplikasjoner– La trama
Lotte si guadagna da vivere facendo la cam-girl. Il suo cliente più affezionato è Arne, che intrattiene attraverso un gioco di umiliazioni verbali, vestita da dominatrice. Durante una delle videochiamate, l’uomo, che è affetto da obesità, ha un malessere.
La recensione
Il regista norvegese affronta il tema dei legami da una prospettiva inusuale, regalandoci una strana coppia di protagonisti che- sfidando le convenzioni- ci inteneriscono con il loro affetto sincero.
Lotte e Arne sono i perfetti opposti, fisicamente e caratterialmente. Senza giudicare entrambi, Ivar Aarse ci racconta della connessione che si crea tra di loro. Due persone lontane nella provenienza, nell’età e probabilmente anche per stile di vita, ma che trovano nella compagnia reciproca un modo per sfuggire alla propria solitudine. In tal senso lo schermo- quello del pc e quello del telefono- diventa un portale salvifico in grado di annullare le distanze del mondo reale. È grazie a questo espediente che Lotte riesce a salvare la vita di Arne, un momento che cambierà inevitabilmente il loro rapporto.
Due personaggi interessanti per un corto efficace
Komplikasjoner è un corto semplice quanto efficace. In una messa in scena minimalista- pochi attori e due stanze- racconta con semplicità la sua idea, senza dare mai l’impressione di ricorrere a soluzioni di economia. La prima parte di inquietudine dovuta al malore di Arne e alle sue possibili conseguenze per la protagonista, è contrastata da una seconda in cui la tensione si distende completamente, fino a farci percepire la noia e la solitudine dei personaggi. È solo quando Lotte e Arne si rimettono in contatto che questa stasi cessa e lo spettatore si chiede come andrà tra loro. Il corto apre infatti benissimo la possibilità ad un lungometraggio che esplori maggiormente i trascorsi e il futuro tra questi due interessanti personaggi.