Eli Roth sul ritorno di ‘Hostel’: “mai dire mai”

La saga di Hostel è una serie di film horror che racconta le storie di giovani viaggiatori che rimangono vittime di un’organizzazione clandestina. Quest’ultima permette a individui facoltosi di torturare e uccidere turisti inconsapevoli in un ostello situato nell’Europa dell’Est. I film si concentrano sulle atrocità commesse da questa organizzazione e sulle disavventure dei protagonisti mentre cercano di sopravvivere agli orrori che li circondano. La saga è nota per le sue scene estremamente violente e per il suo tono disturbante. La serie include tre film principali: Hostel (2005), diretto da Eli Roth, Hostel: Part II (2007), anch’esso diretto da Eli Roth, e Hostel: Part III (2011), diretto da Scott Spiegel.

Dopo quella serie di film, il regista ha lavorato su progetti come Borderlands e Thanksgiving. Durante un’intervista recente con Comicbookmovie, Roth ha discusso della possibilità di realizzare un terzo capitolo di Hostel.

Mai dire mai. Ci sono molte cose a cui sto lavorando di cui non parlo. Mettiamola così: Ho molto altro da dire in quell’universo e ho intenzione di dirlo.

Una notizia molto incoraggiante per i fan della saga horror, suggerendo che il regista abbia in serbo qualcosa di significativo per Hostel, che sia un reboot o la conclusione della trilogia horror.

Eli Roth: la carriera

Eli Roth è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense. È noto soprattutto per il suo lavoro nel genere horror. È salito alla ribalta con il suo film d’esordio, Cabin Fever (2002), ma è diventato una figura di culto con il suo successivo film, Hostel (2005). Ha poi diretto e prodotto il sequel di Hostel, Hostel: Part II (2007), e ha lavorato su altri film horror come The Green Inferno (2013) e Knock Knock (2015). Tuttavia, Roth non si limita solo all’horror; ha diretto anche film di altri generi come la commedia nera The House with a Clock in Its Walls (2018). Inoltre, ha recitato in diversi film e serie televisive ed è conosciuto anche per il suo lavoro come produttore e presentatore televisivo.