Linea d'Ombra Festival

‘Solo la luna comprenderà’: conoscere da vicino la Costa Rica

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Il cortometraggio Solo la luna comprenderà (The Moon Will Contain Us) fa parte della rassegna del Linea d’Ombra Festival 2023, in particolare della competizione LineaDoc. Qui le anticipazioni del Linea d’Ombra Festival 2023. L’opera Solo la luna comprenderà è diretta dalla regista Kim Torres, artista costaricana che racconta nei dettagli il paesino di Manzanillo e fa un’attenta ricerca sulla vita degli abitanti. Il corto è documentaristico, ma lo stile e la narrazione abbracciano anche degli elementi di fantasia.

Il corto Solo la luna comprenderà è stato selezionato anche al Festival di Locarno 2023 – Pardi di domani. L’opera è prodotta da Mercuria in co-produzione con Raul Garcia.

Solo la luna comprenderà: il corto

Il corto permette di vivere dall’interno un luogo specifico popolato dai suoi abitanti. Da una parte i bambini e i ragazzini, che usano un linguaggio moderno, desiderosi di giochi e di vita movimentata. Dall’altra gli adulti e gli anziani, in particolare l’uomo che funge da narratore. Quando la luna rossa e magica si insinua nel cielo di Manzanillo, un gran numero di gente si trova a dover osservare uno spettacolo inedito: c’è chi ne rimane affascinato, chi ne ha il terrore. Dal momento in cui la luna si affaccia nella stagnante e misteriosa cittadina, diverse linee temporali si intrecciano.

La regista Kim Torres mostra la vita dei cittadini con uno sguardo orientato principalmente ai bambini e agli adolescenti. Durante la fruizione di film si può assaporare la quotidianità di Manzanillo. La regista svolge il suo lavoro con rispetto e con una pregevole vicinanza ai personaggi. Lo stile registico è perlopiù documentaristico, anche se Torres usa con sapienza la macchina da presa alla ricerca dello stile più adeguato per raccontare la verità di quel luogo. Solo la luna comprenderà è un corto che si affida alla forza delle immagini di Manzanillo, all’intensità delle relazioni tra i piccoli e giovani abitanti e alla capacità della regista di combinare la scelta documentaristica con una narrazione caratteristica e personale. Un’opera intima e sperimentale, che indaga su un essere umano inserito all’interno di un luogo valorizzato dalla sua unicità.

Solo la luna comprenderà: Manzanillo

La regista Kim Torres negli ultimi 10 anni ha frequentato assiduamente Manzanillo, da quando il padre si è trasferito lì. Ogni notte, quando il sole tramontava, Torres sentiva delle voci lontane. Delle risate e dei canti che si aggiravano per tutto il paese. Uno degli elementi che ha più affascinato la regista è che le strade di Manzanillo erano governate dai ragazzi: quasi come se ne fossero i padroni.

Manzanillo è un luogo vicino alle spiagge turistiche, ma è riuscito a rimanere un territorio della gente del posto. Un paesino abitato da famiglie afro-caraibiche. Gli anziani parlano in inglese creolo e ricordano con benevolenza il loro passato; i giovani invece parlano spagnolo e vorrebbero lasciare la cittadina, storicamente trascurata e recentemente colpita dalla criminalità organizzata. La differenza della lingua delle due generazioni che convivono nello stesso luogo riesce a far percepire allo spettatore la forza della diversità che coesiste a Manzanillo.

Solo la luna comprenderà: il set

È dal confronto tra la regista e i giovani del paese che prende vita la riflessione su cosa voglia dire per loro vivere in un posto come Manzanillo. Torres si è chiesta:

Se oggi fosse l’ultimo giorno sulla Terra, cosa deciderebbero di fare questi ragazzi? Camminerebbero ancora tutta la notte, come in una spirale eterna?

Così nasce Solo la luna comprenderà. Le riprese, secondo le dichiarazioni della regista Kim Torres, sono state rese speciali dallo spirito di comunità che riesce a tenere in vita il paese:

L’ambiente percepito durante il set era molto intimo e giocoso, un ambiente creato insieme ai bambini e agli adolescenti. È proprio il loro spirito libero che ha fatto da guida all’intero processo, come se ogni giorno ci fosse una nuova avventura non prevista. Una realtà che ci ha impegnato a non scontrarci con l’imprevedibilità, ma ad integrarla all’interno del racconto.

La regista: Kim Torres

Kim Torres è una regista e sceneggiatrice costaricana. Le sue opere si concentrano sulla ricerca dell’identità e sull’abitare, fisicamente e metaforicamente, un corpo e un luogo. Le sue narrazioni esplorano un cinema libero e sperimentale. I suoi cortometraggi hanno raggiunto anche i palchi di Cannes, Locarno, MoMa e Lincoln Center.

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