Camp- un’estate indimenticabile è un teen movie disponibile ora in streaming su Prime Video. In quella che sarà l’ultima estate dell’anno del liceo un gruppo di adolescenti si ritrova in campeggio alle prese con i drammi dell’amicizia e dell’amore. Tra i protagonisti alcuni volti noti come Joey King (Bullet Train), Annalise Basso (Captain Fantastic) e Nolan Gould (Modern Family) diretti da Josh Yunis.
La trama
Durante l’estate dell’ultimo anno del liceo un gruppo di amici adolescenti si riunisce al solito campeggio; in fila per il ritiro del cellulare, ritrovano le vecchie amicizie ma anche qualche nuova conoscenza. Divisi tra maschi e femmine, i ragazzi e le ragazze prendono possesso dei loro bungalow dove progettano conquiste amorose e attività per far passare il tempo. Ma il disastro è dietro l’angolo soprattutto quando si violano le regole e l’amicizia rischia di rompersi. Ed è così che succede ad uno dei protagonisti, “il bello che non balla” ma questo porterà gli altri del gruppo a rinsaldare i legami e a capire che l’unione fa la forza in ogni caso.
Camp- Un’estate indimenticabile – La recensione
Un po’ American Pie e un po’ Dawson CreekCamp- Un’estate indimenticabilesi snoda per 78 minuti, un tempo al di sotto della media ma che salva la pellicola. Tutto viene svelato all’inizio e l’azione procede secondo un ritmo lento privo di tensione o carica emotiva. Ci sono tutti gli ingredienti per la classica commedia americana: il campeggio, la love story, l’alcol, il sesso (di cui si parla e basta), la droga e gli alieni. Ma tutto ciò non basta per intrattenere il pubblico o coinvolgerlo, colpa anche dei personaggi stereotipo verso cui è impossibile provare empatia. Inoltre il film strizza l’occhio al politically correct come la protagonista afroamericana, i baci omoerotici, l’empowerment femminile. Sono aspetti che vengono inseriti come note di colore ma che non aggiungono altro al film.
I soliti personaggi
Sicuramente le figure dei personaggi non rivelano grandi novità, anzi sono così stereotipati che lo spettatore non è in grado di rivedersi in ognuno di loro, nemmeno un adolescente. Il regista li esibisce mentre si preparano allo specchio. Da una parte la galleria dei personaggi maschili prevede “il bello che non balla”, il nerd con i brufoli, il furbetto simpatico e quello pazzo fuori di testa; dall’altra parte il parterre femminile è composto dalla “bella ma stupida e anche un po’ cattiva”, la nerd con gli occhiali, la simpatica e intelligente, la “bella ma profonda”. Ritratti già visti e mostrati con i soliti cliché adolescenziali già noti in altri film degli anni Ottanta.
Un po’ di anni ’80 ma con il cellulare
I colori, i titoli d’apertura, l’abbigliamento dei ragazzi e l’ambientazione sicuramente riportano alle atmosfere degli anni ’80 tanto care al pubblico più adulto. Un elemento che attrae immediatamente e coinvolge, ma non così tanto come ci si potrebbe aspettare dal genere del film. Un’occasione persa è il ritiro del cellulare prima che inizi la vacanza: sarebbe stato interessante vedere gli adolescenti di oggi alle prese con la vita senza tecnologia. Avrebbe regalato quel pizzico di ironia e divertimento in più rendendo il film più convincente.