Tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Skarmeta, Ardente pazienza, diretto da Rodrigo Sepùlveda e interpretato da Andrew Bargsted, è disponibile su Netflix.
Una favola romantica per teenager
Il regista Rodrigo Spùlveda e lo sceneggiatore Guillermo Calderòn riducono al minimo ogni conflitto e rappresentano una storia d’amore semplice e genuina, all’insegna della poesia.
La trama di Ardente pazienza
Mario diventa il postino personale del poeta Pablo Neruda, il quale gli insegnerà l’arte della poesia. È con questa che Mario proverà a conquistare la sua amata Beatrice.
La poesia in Ardente pazienza
È inevitabile dopo la visione di Ardente pazienza fare un confronto con Il Postino, diretto da Michael Radford e con protagonista Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.
Occorre però sgombrare il campo da ogni equivoco, prima di essere immancabilmente delusi dal nuovo film del catalogo Netflix, disponibile dal 7 dicembre.
In Ardente pazienza la poesia gioca un ruolo fondamentale, ma tutto appare posticcio e confuso. Rodrigo Sepùlveda ripropone alcune situazioni della celebre pellicola del cineasta inglese. In quel caso, però, c’era Massimo Troisi, che con la sua arte recitativa riusciva a creare la magia e rapire lo spettatore. Ora invece non si può che provare sconforto.
La storia d’amore di Ardente pazienza
I protagonisti Mario e Beatrice sono interpretati da Andrew Bargsted e Viviana Dietz. I due giovani attori non sono all’altezza dei loro predecessori, ma vanno apprezzati per il loro coraggio e perché danno al film un ritmo fresco e giovanile. Ciò che delude maggiormente è la sceneggiatura che si riduce a raccontare una storia d’amore tra due adolescenti. I risvolti politici e il vero significato del romanzo di Antonio Skarmeta vengono eliminati o comunque relegati sullo sfondo.
La situazione sociale dei pescatori – operai del mare – non appare così dolorosa, come è descritta nell’opera originale e le loro reti non sembrano tristi, per usare le stesse parole del Mario di Troisi.
Lo scontro politico, poi, è del tutto assente e la paura del fascismo viene evocata solo attraverso le canzoni durante una festa. È forse per questo motivo che anche la figura di Pablo Neruda, interpretato da Claudio Arredondo, diventa marginale. Il poeta introduce il suo giovane postino nel mondo delle parole e dell’arte poetica, per poi sparire e ritornare sul finale, per diventare un deus ex machina.
Una favola romantica
Ardente pazienza è senza dubbio un film mediocre, ma arriva alla sufficienza se lo si considera una semplice favola per adolescenti. Eliminare i risvolti sociali, la consapevolezza politica di Mario e attenuare ogni forma di conflitto, lo rendono un film appetibile per un pubblico composto da giovanissimi.
La storia d’amore tra Mario e Beatrice è il solo fulcro della vicenda. Il regista e lo sceneggiatore annullano ogni elemento di disturbo per condurre in mondo luminoso. I due giovani vivono con trasporto la loro passione e l’unico ostacolo è rappresentato dalla madre di lei, la quale teme che la figlia venga ingannata dalle parole di Mario.
I due protagonisti di Ardente pazienza non sono molto diversi dai giovani di oggi. Osteggiati dalla madre di lei, Mario e Beatrice comunicano attraverso i messaggi di una radio locale o con aquiloni che volteggiano nel cielo azzurro e limpido. Incidono la carta con versi colmi di speranza e amore, ma anche di delusione. Come quella che prova Beatrice, quando scopre che la poesia inviatale dal suo spasimante appartiene a Neruda. Mario ha mentito e lei si sente truffata dalle parole del giovane, proprio come temeva sua madre.
“Hai perso la donna che ami, non mangi, non respiri, passi tutto il giorno a piangere, ma sei diventato un poeta”.
Mario, infatti, inizia a scrivere e attraverso le metafore crede di conquistare la sua Beatrice. Ma come gli consiglia Pablo Neruda, lui deve parlare da postino, da pescatore e tutto ciò che uscirà dalla bocca sarà perfetto. Solo così potrà conquistare Beatrice.
È la giovane la vera poetessa del film, che tratteggia un mondo favoloso, senza minacce, dove regnano amore e rispetto.