In un mondo post apocalittico un cataclisma ha sterminato tutti i mammiferi dotati del cromosoma Y, eccetto un uomo cisgender e la sua scimmia.
La serie segue i sopravvissuti di questo nuovo mondo mentre tentano con tutte le loro forze di ripristinare ciò che è andato perduto e di sfruttare questa opportunità per costruire qualcosa di migliore.
È una bella sorpresa, capace di coinvolgere i non amanti del genere sci-fi Y:L’ultimo uomo, la serie FX in esclusiva su Star. Dall’ambientazione, al cast, alla regia, i primi tre episodi della serie mostrano gli antefatti e le conseguenze di un’ apocalisse che ha ucciso ogni essere con cromosoma Y.
La recensione
A New York un giorno, Yorick, scapestrato mago, chiede improvvisamente alla sua fidanzata Beth di sposarlo. Il giorno dopo, Yorick è l’unico uomo a svegliarsi, vivo, nel suo appartamento mentre la catastrofe continua imperterrita a generare disastri.
Perplesso e spaventato, decide di non perdere la speranza e di cercare la sua Beth, incomprensibilmente sparita. Per farlo però, Yorick deve indossare una maschera anti-gas, passare inosservato e non lasciare l’unica forma di vita che gli è rimasta, la sua scimmia assistente.
Il mondo sarà unico nel suo genere.
Sopravvivono solo le donne: non c’è spazio per il panico o i sentimenti. Costrette a prendere in mano la situazione, spaventate da ciò che hanno visto e psicologicamente distrutte per aver perso i loro cari, le donne provano a mantenere il controllo di tutto.
Pensando di essere le uniche al mondo, coloro che già ricoprivano ruoli all’interno delle organizzazioni unite, della CIA, dell’esercito, iniziano a operare per attuare un piano d’emergenza. Ma la domanda che tutte si fanno è : «Come andrà avanti un mondo senza uomini?».
Mantenendo l’alone di mistero intorno a questa domanda, cercando spiegazioni, Y: L’ultimo uomo, dimostra tutta la forza interiore del sesso femminile. Nonostante il dolore, le sopravvissute non possono lasciarsi andare alla disperazione; possono solo andare avanti.
Lo scenario post-apocalittico
Nel mezzo del post-apocalisse si mostrano le conseguenze di quanto accaduto. Nello scenario in cui ogni uomo è venuto a mancare, a causa di un’improvvisa emorragia, innescata ovunque queste persone si trovassero, le città sono luoghi abitati da cadaveri e macerie. L’apocalisse si è innescata nello stesso momento in tutti gli abitanti del pianeta, qualsiasi cosa stessero facendo.
Aeroplani caduti sui palazzi perché il pilota deceduto durante il volo, impianti idrici esplosi per la mancata manutenzione e improvvisi saccheggi delle sopravvissute. Il mondo intero è in pieno caos. Per non parlare dell’orribile morte di tutti i mammiferi con cromosoma Y. Le sopravvissute si confrontano con l’ansia di quanto accaduto e il trauma del “come”.
Tra loro, spicca un gruppo di donne, “capitanate” dalla Consigliera della Casa Bianca, Jennifer Brown, che cerca di mantenere la calma per tutte e di andare avanti in qualche modo. Dopo aver assistito alla morte del Presidente degli Stati Uniti davanti ai suoi occhi, e di tutti i presenti nell’edificio di Washington in quel momento, la donna prende le redini del mondo intero, soffrendo silenziosamente per la sua famiglia e affidandosi all’agente speciale 355 per trovare sua figlia, dispersa a New York.
La scrittura degli episodi coinvolge lo spettatore ed è chiara anche per chi non ha mai letto il fumetto. Y: L’ultimo uomo, consente di affezionarsi ai personaggi e alle loro forzate solitudini. Indagando sul perché e sul come ciò sia accaduto, gli episodi sono caratterizzati da un ritmo avvincente in cui colpi di scena, azione e drama si mescolano.
Un punto di forza, inoltre, è dato dall’ottimo cast femminile. Trascinato da una perfetta Diane Lane, le attrici e l’interprete di Yorick, Ben Schnetzer, aggiungono un punto in più agli aspetti “tecnici” di questa serie che, speriamo, sarà confermata per una seconda stagione.
Il poster ufficiale
Y: L’ultimo uomo, ogni mercoledì in streaming su Star, Disney+