Francesco Nuti: esordio in TV con i Giancattivi
Francesco Nuti nasce a Firenze il 17 Maggio del 1955. Per il lavoro del padre si trasferisce a Narnali, una frazione di Prato. Lavora come operaio tessile ed esordisce come cabarettista con alcuni monologhi da lui scritti. Entra poi a far parte del trio I Giancattivi, insieme ad Athina Cenci e Alessandro Benvenuti, partecipando a trasmissioni di successo come Black Out e Non Stop. Il trio fa il suo esordio cinematografico con il film Ad ovest di Paperino, per la regia di Benvenuti. Nel 1982 abbandona il gruppo per intraprendere la carriera da solista. Recita in film come Io Chiara e lo scuro del 1983 e Sono contento dello stesso anno, entrambi diretti da Maurizio Ponzi, che gli danno grande visibilità e lo portano ad aggiudicarsi il Nastro D’Argento e il David di Donatello come Miglior Attore.
Gli esordi alla regia
Per lui arriva il momento di tentare la strada della regia. Esordisce nel 1985 con il film Casablanca Casablanca con il quale vince il secondo David di Donatello come attore e il premio come Miglior Regista Esordiente al Festival Internazionale di San Sebastiàn. Nella seconda metà degli anni ’80 e nei primi anni ’90 arrivano grandi successi comeTutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski di padre polacco (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne del 1991. Nello stesso anno partecipa anche al Festival di Sanremo con il brano Sarà per te.
Anni di crisi
Nella seconda metà degli anni ’90 i suoi lavori non incontrano il favore della critica. Ne sono una dimostrazione Occhio Pinocchio del 1994 e Il signor Quindicipalle del 1998. Tenta senza successo di riprendere quel filone con cui ha avuto grande successo con Io amo Andrea (2000) e Caruso zero in condotta (2001), senza però ottenere grandi consensi. Inizia a soffrire di depressione e di gravi problemi di alcolismo, tentando anche il suicidio. Decide di tenersi lontano dalle scene per qualche tempo.
L’incidente
Il 3 Settembre del 2006, proprio mentre prepara il suo ritorno sul set, a causa di un non ben chiarito incidente domestico entra in coma per un ematoma cranico e viene operato d’urgenza. Dopo due lunghi anni di riabilitazione le sue condizioni migliorano e può ritornare a casa. Nel Maggio del 2009 viene presentato il saggio Francesco Nuti: La vera storia di un grande talento. La Cineteca Nazionale lo omaggia con una retrospettiva. Negli anni seguenti la Festa del Cinema di Roma gli dedica un documentario dal titolo Francesco Nuti…e vengo da lontano ed esce la biografia Sono un bravo ragazzo – Andata caduta e ritorno. Attualmente la figlia Ginevra è la sua tutrice legale.