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Atypical, la serie Netflix che affronta la Sindrome di Asperger

Atypical è un piccolo gioiello che in toni di commedia affronta, seguendo la vita di Sam, il tema della Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico definito ‘ad alto funzionamento’

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È  presente da tempo sulla piattaforma Netflix una serie sezione adolescenti che, arrivata alla terza stagione, merita di essere menzionata e vista. Atypical è un piccolo gioiello che in toni di commedia affronta, seguendo la vita di Sam, il tema della Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico definito ‘ad alto funzionamento’. Ma non fatevi ingannare, il cuore della storia non è solo incentrato sulla figura di questo 18enne con la voglia di scoprire l’amore il sesso e se stesso, ma è nelle dinamiche che si svelano e si dipanano puntata dopo puntata nella famiglia, nella coppia genitoriale e nel rapporto con i pari (compagni di scuola, amici, fidanzate). Ci si trova a domandarsi più volte quale sia la vera soglia che può definire il senso di normalità. Tre Stagioni, 28 episodi di circa 28 minuti e una quarta in arrivo per il 2021.

Atypical è un piccolo gioiello che in toni di commedia affronta, seguendo la vita di Sam, il tema della Sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico definito ‘ad alto funzionamento’

Conosciamo da subito Sam (interpretato da Keir Gilchrist) con il suo modo unico di raccontarsi nello studio della sua psicologa (Amy Okuda), un espediente alla Woody Allen per rendere dinamiche profonde leggere come piume. Lui è pronto a scoprire ciò che i suoi coetanei già vivono e danno per scontato: donne, sesso, amore, fidanzate. Le dinamiche di una visione del mondo atipico rispetto alla media lo faranno arrivare tra tentativi e prove a conoscere meglio il mondo e quindi se stesso. Parallelamente, si vive la storia della coppia genitoriale (bravi i due attori Jennifer Jason Leigh e Michael Rapaport), le loro frustrazioni e la stanchezza di due adulti che devono rispondere quotidianamente sia al loro ruolo di genitori che di coppia più o meno in crisi. Con voglia di evasione e leggerezza. Presenza fondamentale per definire il gruppo familiare è la figlia minore Casey, che spesso viene gravata dalla responsabilità del fratello che necessita dell’attenzione di tutti.

Questa serie è perfetta per tutti i ragazzi DSA con dislessia o disprassia dai 12 anni in su

Stagione dopo stagione l’intero mondo di Sam si arricchisce di relazioni e amici; tra questi, fondamentale la presenza costante e ironica dell’amico collega indiano, perché un vero amico vale più di un tesoro, soprattutto per ragazzi con questa sensibilità. Non vorrei svelare di più, perché l’intento di questa recensione è soprattutto di lasciare qualche consiglio. Questa serie è perfetta per tutti i ragazzi DSA con dislessia o disprassia dai 12 anni in su: guardatela con loro e osservateli, rispondete alle domande che inevitabilmente compariranno. Vi renderete conto di quante cose in più riusciranno a percepire. Guardatela intimamente con i vostri occhi, quella di genitori, di uomini e donne che forse certe volte desiderano una pausa, una piccola fuga dalla quotidianità, che alcune volte può essere pesante, altre meravigliosa.
Alla scrittura e alla recitazione della seconda serie hanno partecipato ragazzi autistici a dimostrazione che si può essere degli atipici geni.

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