Terre al margine – Wasted (Visioni Fuori Raccordo 2010)
“Il cortometraggio sperimentale, scritto e diretto da Alessandra Ondeggia, scava nella profondità di una città al margine, ormai divenuta scarto: Taranto città di fabbriche e di fumo, di spazzatura e di centrali elettriche, labirinto che rappresenta un dispositivo costruito ad arte da coloro che perseguono solo interessi commerciali”.
Per la Sezione Concorso CORTO alla quarta edizione del Film Festival Visioni Fuori Raccordo di Roma è stato presentato Terre al margine – Wasted (2010). Il cortometraggio sperimentale è stato scritto e diretto da Alessandra Ondeggia, con la partecipazione di Martino Vinci. Il testo della voce fuori campo è stato scritto e interpretato da Andrea Giovannucci e Daniele Bergonzi della Compagnia Fantasma.
Terre al margine – Wasted scava nella profondità di una città al margine ormai divenuta scarto: Taranto città di fabbriche e di fumo, di spazzatura e di centrali elettriche, labirinto che rappresenta un dispositivo costruito ad arte da coloro che perseguono solo interessi commerciali. È una città che, emblema della contemporaneità, non esiste più, dove l’uomo è disorientato, perché costretto a vivere una dimensione innaturale, non potendosi più identificare con i luoghi in cui è cresciuto. I suoi punti di riferimento svaniscono nella nuova urbanistica, perché “Quando una cosa sparisce, finisce”.
Alessandra Ondeggia metaforizza la complessità della metropoli contemporanea, caricando le immagini di sensi allusivi e misteriosi, esprimendo così la sua visione simbolica della città. Complici della sua azione un ritmo narrativo coinvolgente e suoni elettroacustici sperimentali (da frammenti dei brani sonori di The City of Simulation !, creati da Tiziano Milani), che donano una potente energia evocativa al film.
Il corto è già stato premiato come Miglior Cortometraggio al Salento International Film festival, al Novara Cinefestival mentre si è piazzato al secondo posto al Moviedrome Corto Festival di Ferrara. Premiato inoltre per il miglior montaggio al “Non è mai troppo corto”, Festival dei corti underground di Gravinia di Catania.
Un progetto dunque, questo di Terre al margine – Waste, che fa riflettere sulle metropoli nelle quali viviamo, spronandoci a ricercare un nostro spazio naturale, plasmato da noi e per noi.