Ai britannici Bafta trionfa la Guerra Mondiale raccontata in piano sequenza da Sam Mendes: 1917si porta a casa sette premi tra cui i principali: di miglior film, migliore pellicola britannica, migliore regista e poi gli effetti speciali, la fotografia di Roger Deakins, la scenografia di Dennis Gassner e il suono. Un premio a un film che ha conquistato i critici e stupito al botteghino americano, va anche detto che Mendes giocava decisamente in casa, anche se mentre va a ritirare il premio da miglior regista quasi barcolla alzandosi dalla poltrona. Il favorito Joker (che correva per undici statuetta) si aggiudica il premio al suo interprete Joaquin Phoenix a al casting, premio che viene assegnato per la prima volta ai Bafta (e che sarebbe stato più giusto per C’era una volta a…Hollywood), vince anche per la colonna sonora. Renée Zellwegger si conferma imbattibile nella sua interpretazione di Judi Garland, Judy.
Se la sorpresa – o conferma – è Parasite che vince non solo come film non in lingua inglese ma anche per la sceneggiatura originale, il grande sconfitto è senza dubbio Martin Scorsese, che partiva con dieci candidature, e ne esce abbastanza ridimensionato C’era una volta a…Hollywood di un evidentemente scontento (alla cerimonia) Quentin Tarantino, che premia Brad Pitt come non protagonista. Netflix si può rivalere della delusione Irishman con il premio a Laura Dern come non protagonista di Storia di un matrimonio di Noah Baumbach e, soprattutto, con il premio al miglior film di animazione andato a Klaus – I segreti del natale di Sergio Pablos e Jinko Gotoh: Netflix non fa mistero di voler entrare nella fetta di mercato più lucrosa e questo risultato, che potrebbe ripetersi agli Oscar, non può non impensierire la Disney.
La sceneggiatura non originale va a Jojo Rabbit favola che ha come sfondo l’Olocausto firmata da Waika Taititi (che interpreta il Furher amico immaginario del piccolo protagonista), il regista dice di sentirsi “legittimato e sostenuto” grazie a questo premi. Il miglior documentario è per il bellissimo e toccantePer Sama di Waad al-Kateab e Edward Watts, il documentario aveva già vinto anche l’European film Award.
Il premio al migliore regista-sceneggiatore emergente britannico va al film Bait di Mark Jenkin, su un pescatore della Cornovaglia che si ribella all’invasione di turisti. Il montaggio va a Le Mans 66′ – La grande sfida. Per i costumi viene premiato Piccole donne di Greta Gerwig, li firma Jacqueline Durrant, mentre il Bafta per trucco e acconciature va a Bombshell . La serata è scivolata in modo discretamente noioso, apprezzato il tappeto rosso dove i candidati si sono fermati a parlare, molto gradita la presenza di Kate Middleton al fianco del consorte reale. Lo scontento in rete e sui social ha riguardato soprattutto il fatto che la BBC non ha reso possibile la visione in streaming dell’evento dal suo sito, limitandosi al tappeto rosso pre-cerimonia.
Ecco tutti i vincitori dei BAFTA 2020, i primi dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea:
Miglior film 1917
Miglior film britannico 1917
Miglior debutto di uno sceneggiatore, regista o produttore britannico: BAIT– Mark Jenkin (sceneggiatore/regista), Kate Byers, Linn Waite (Produttori)
Film non in inglese PARASITE
Documentario ALLA MIA PICCOLA SAMA
Film d’animazione KLAUS
Regista SAM MENDES – 1917
Sceneggiatura originale PARASITE – Han Jin Won, Bong Joon-ho
Sceneggiatura non originale JOJO RABBIT – Taika Waititi
Attrice protagonista RENÉE ZELLWEGER – Judy
Attore protagonista JOAQUIN PHOENIX – Joker
Attrice non protagonista LAURA DERN – Storia di un matrimonio
Attore non protagonista BRAD PITT – C’era una volta… a Hollywood
Colonna sonora JOKER – Hildur Guđnadóttir
Casting JOKER
Fotografia ROGER DEAKINS– 1917
Montaggio LE MANS ’66 LA GRANDE SFIDA
Scenografia 1917
Costumi: PICCOLE DONNE
Trucco e acconciature BOMBSHELL
Sonoro 1917
Effetti visivi 1917
Cortometraggio di animazione britannico GRANDAD WAS A ROMANTIC – Maryam Mohajer
Cortometraggio britannico LEARNING TO SKATEBOARD IN A WARZONE (IF YOU’RE A GIRL) – Carol Dysinger, Elena Andreicheva