Una festa da ballo nel regno di Lilliput è un viaggio nel cinema di Takahiko Iimura, uno dei primi artisti giapponesi a investigare le possibilità creative del video. Un viaggio coraggioso e affascinante, perché fa luce su un artista e su un modo di fare cinema che in Italia sono sostanzialmente sconosciuti.
Nel corso della sua esperienza – segnata agli esordi dai movimenti del dadaismo e del surrealismo – Iimura si è spinto al di là delle proprie origini, studiando le strutture del linguaggio e le differenze e le relazioni tra i concetti e le idee sul tempo e lo spazio nelle culture orientali e occidentali. Si è occupato di semiotica e di cinema strutturale, di filosofia e di tecnologia, di problemi di lettura sulle immagini in movimento e dell’intero complesso della scrittura audio/video per mezzo del principio di astrazione formale.
Ancora oggi, il suo lavoro è un esempio di opera aperta tra i più coerenti e significativi dell’intero panorama del cinema sperimentale.
Con questo suo ultimo libro, Beniamino Biondi – fra i massimi studiosi a livello europeo del cinema giapponese – prosegue la sua analisi delle nouvelle vagues e delle tensioni autoriali della cinematografia nipponica.