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‘Will Hunting – Genio ribelle’. Il film di Gus Van Sant su Netflix

Will Hunting è un film generazionale, diventato un cult, che si è imposto nell’immaginario collettivo, incarnando il cuore pulsante di un dibattito che pone al centro la dialettica possibile tra intelletto anima. Due giovani esordienti, Ben Affleck e Matt Damon, per una sceneggiatura originale scritta a quattro mani, e Gus Van Sant alla regia. Il risultato è un piccolo gioiello di cinematografia contemporanea

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Will Hunting – Genio ribelle è un film del 1997 diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matt Damon, Robin Williams, Ben Affleck, Stellan Skarsgård e Minnie Driver. Disponibile su Netflix.

Girato a Boston, Massachusetts, racconta la storia di un ragazzo prodigio che fa le pulizie al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il film è dedicato alla memoria del poeta Allen Ginsberg e dello scrittore William S. Burroughs, entrambi morti nel 1997. Vincitore di due premi Oscar (Miglior attore non protagonista a Robin Williams, Migliore sceneggiatura originale a Matt Damon e Ben Affleck).

Will Hunting – Genio ribelle: sinossi

Will è un orfano che ha alle spalle una vita difficile di violenze, si guadagna da vivere facendo lo sguattero al Mit e viene scoperto a risolvere complicati teoremi matematici. Egli infatti ha una memoria prodigiosa e una geniale propensione per la matematica, così il professore Lambeau decide di affidarlo alle cure di Sean McGuire, un amico psicologo.

Un film generazionale

Due giovani esordienti, Ben Affleck e Matt Damon, per una sceneggiatura originale scritta a quattro mani, e Gus Van Sant alla regia. Il risultato è un piccolo gioiello di cinematografia contemporanea, un’opera fortemente introspettiva, che scava nelle profondità più remote della complessa mente umana, facendo emergere, anche in quella più brillante, paure e insicurezze, turbamenti e malinconie.

Will Hunting è un film generazionale, diventato un cult, che si è imposto nell’immaginario collettivo quale emblema della diversità, incarnando il cuore pulsante di un dibattito che pone l’intelletto e l’anima al centro; una pellicola di ampio respiro che ha trovato un suo posto nella memoria di tutti i cinefili e appassionati della settima arte. Il rapporto tra Sean (Robin Williams) e Will (Matt Damon) è memorabile, non esiste un altro che gli somigli. Un’amicizia reale, viscerale, d’impatto, che sopravvive a qualsiasi egoismo e affonda le proprie ragioni nella comprensione, nella fiducia, nelle somiglianze, anche nei piccoli difetti in comune.

The outcome of the movie is fairly predictable; so is the whole story, really. It’s the individual moments, not the payoff, that make it so effective

Così scriveva il critico Roger Ebert: l’essenza di Will Hunting è riconducibile a una sequenza di momenti e di aforismi che restano impressi, rimangono nel cuore e si ricordano ogni qualvolta si rincontra il titolo del film.

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