L’anatra all’arancia, è una commedia del 1975 diretta da Luciano Salce, tratta dall’omonimo lavoro teatrale di William Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon, per la sceneggiatura di Bernardino Zapponi. Con Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Barbara Bouchet, John Richardson.
Una ricca coppia borghese, dopo dieci anni di convivenza, trova nuovi stimoli con l’arrivo di un giovane e distinto straniero. Lui, affermato pubblicitario, s’ingelosisce e fa entrare in scena la propria segretaria, una perfetta oca giuliva. Comincia così un ménage a quattro dove tutti pensano di tradire qualcun altro, ma in cui nessun tradimento viene mai consumato.
Una breve recensione
Il “qui lo dico e qui lo nego” della gelosia e dell’adulterio. Un “Lasciamoci così, senza rancor” che si morde la coda. Tanto è goffa la menzogna, quanto poco è romantica la sincerità; la diplomazia è fuori luogo e la cosiddetta coppia “aperta” è ridicola. L’anatra all’arancia è un attacco feroce ad ogni pretesa di “modernità” nei rapporti coniugali.
Anche la comicità grezza è funzionale allo scopo, ed è comunque compensata da una sceneggiatura agile e dinamica, in cui le trovate si rincorrono con un ritmo vivace da commedia brillante, mentre l’onnipresente leitmotiv è il bluff. Commedia totalmente teatrale, piena zeppa di dialoghi, con poche ambientazioni e che si regge su una buona sceneggiatura e due colossi del cinema che regalano delle interpretazioni straordinarie.
Un film fatto di incomprensioni e gelosie, problemi di coppia, adulterio, vendette vistosamente infantili, tutto trattato con un’ironia nera molto pungente e ironizzante. Tognazzi è il mattatore assoluto, il suo carisma domina la scena, vederlo recitare è una gioia per occhi e orecchie. La poca originalità del soggetto è compensata dalle imbarazzanti situazioni che si vengono a creare e da dialoghi brillanti e caratteristici. Un gioco delle coppie in cui vengono stimolate le sensazioni più meschine dell’amore, l’orgoglio, la gelosia, la ripicca.
Una sorta di screwball comedy in salsa erotica e italiana, decisamente riuscita e con un ritmo forsennato che fa appassionare sempre di più alla vicenda.