Sebbene il suo nome sia ormai da anni conosciuto in tutto il mondo come quello del maestro dello splatter italiano su celluloide, nel 2016 il compianto Lucio Fulci ancora non gode nella sua patria di una riscoperta totale su supporto digitale degli oltre cinquanta titoli inclusi nella propria filmografia dietro la macchina da presa.
Realizzato nel 1987, quindi nel corso dell’ultima fase del cinema di genere tricolore, definitivamente tramontato negli anni Novanta, Aenigma non rientrava tra i suoi grandi assenti in home video, ma, senza alcun dubbio, non aveva ancora goduto di una curata edizione come quella limitata che CG Entertainment include ora nella collana CineKult, curata dalla rivista Nocturno.
Infatti, con due card da collezione all’interno della confezione, la custodia amaray inserita in slipcase cartonato non racchiude soltanto il dvd del film, ma anche la sua versione in blu-ray, ricavata da nuovo master HD.
Fornendo, quindi, la gustosa occasione per riscoprire quello che non rientra certo tra i più sanguinolenti lavori diretti da colui che – presente anche in una breve apparizione hitchcockiana – ci regalò Paura nella città dei morti viventi e Lo squartatore di New York, ma che si rivela in grado di conquistare l’appassionato grazie ai più o meno evidenti riferimenti cinefili che racchiude.

Perché, se da un lato non si può fare a meno di pensare a Carrie – Lo sguardo di Satana nell’assistere allo scherzo al vetriolo orchestrato dalle allieve di un esclusivo college di Boston ai danni della bruttina compagna Kathy alias Milijana Zirojevic, figlia della donna delle pulizie, dall’altro torna alla memoria il Patrick di Richard Franklin dal momento in cui la ragazza, finita in coma, si mostra in grado di scatenarsi vendicativamente sui responsabili dell’incidente ricorrendo a spaventosi poteri telecinetici nonostante il suo stato di incoscienza.
E, mentre nel posto arriva la nuova Eva interpretata da Lara Naszinski (all’anagrafe Lara Lamberti), nipote del maledetto Klaus Kinski, sembra quasi esservi un riferimento al contemporaneo La casa 2 di Sam Raimi nella situazione in cui una delle vittime viene aggredita dalla sua stessa immagine riflessa nello specchio.
Rappresentando soltanto la prima delle uccisioni volte a conferire all’insieme il look da liberatorio slasher movie, strutturato sulla sequela di consuete, fantasiose morti che, tra una statua che prende vita e una decapitazione tramite serranda, dispensano la sequenza cult quando una delle componenti del gruppetto si ritrova disgustosamente ricoperta di lumache nel proprio letto.
Man mano che un incubo a base di cannibalismo durante l’atto sessuale e raccapriccianti visioni sparse arricchiscono ulteriormente la quasi ora e mezza… oltretutto corredata, in entrambi i dischi, di un’intervista di venti minuti al montatore Vanio Amici e a Carlo Maria Cordio, autore della colonna sonora.
Francesco Lomuscio