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Vision2030

‘Pinocchio Reborn’. La difficoltà a essere buoni di fronte all’egoismo

Una riflessione intensa e divertente sulla difficoltà a restare sinceri e fedeli ai propri valori in una società in cui a prevalere è l’egoismo

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Pinocchio Reborn di Matteo Cirillo (alla seconda regia dopo il corto d’esordio Internet sparito) è il film che ha vinto il premio come miglior cortometraggio alla quarta edizione del Festival Vision 2030 che si è svolto nella cittadina siciliana di Noto.

Ma cosa succede a Pinocchio dopo essersi trasformato in un bravo bambino?

Cosa succede a Pinocchio dopo la trasformazione da burattino di legno in ragazzino per bene che smette di dire le bugie? È quello che chiede un bambino al padre (Giulio Scarpati) che gli sta leggendo la storia narrata da Carlo Collodi.

Nessuno lo sa, in realtà, perché di Pinocchio, da tempo ormai, si sono perse le tracce. O per lo meno non se ne è più saputo nulla sino a quando un uomo (interpretato dallo stesso regista) non si presenta davanti a uno psicologo sbalordito e decisamente scettico (Paolo Triestino) asserendo di essere proprio Pinocchio e raccontando come si è trasformata la propria vita da quando ha assunto sembianze umane.

Una vita che diventa giorno dopo giorno sempre più complicata, perché è difficile rimanere buoni e sinceri in un mondo in cui regna l’arroganza e la menzogna.

Una storia intensa e delicata in cui non mancano momenti estremamente ironici

Con un taglio ironico e intenso allo stesso tempo, Matteo Cirillo utilizza la favola di Pinocchio per raccontare la deriva che sta prendendo la nostra società, dove i rapporti interpersonali sono spesso inquinati da cattiveria ed egoismo.

Così, di fronte a un medico che considera l’uomo che gli sta seduto di fronte un caso gravissimo di sdoppiamento della personalità, Pinocchio racconta la propria vita, i piccoli o grandi soprusi a cui deve sottostare quotidianamente pur di restare buono e sincero, così come aveva promesso al padre Geppetto, dal quale ha ereditato la bottega di falegname.

Matteo Cirillo è molto bravo a condurre in maniera equilibrata e delicata un racconto colmo di umanità che, con tono surreale, riesce a strappare ben più di un sorriso. Pinocchio Reborn è un film che evidenzia la difficoltà e la solitudine di chi vuol rimanere fedele ai propri valori in un mondo in cui la maggioranza se ne approfitta, o soffre di quella pavidità che impedisce una qualsiasi reazione di fronte a una prepotenza e che è nota come “sindrome dello spettatore”.

Quello ottenuto a Vision 2030 è un premio meritato grazie a una regia attenta, a un testo intelligente scritto dallo stesso Cirillo e da Gianni Corsi, nonché alla prova convincente di tutti gli interpreti, a partire da Cirillo e Triestino.

Pinocchio Reborn, cioè dodici minuti di autentica poesia!

Gli articoli di Marcello Perucca

Pinocchio Reborn

  • Anno: 2024
  • Durata: 12'
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Matteo Cirillo