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Rome Independent Film Festival

‘Butterfly’: Le pennellate di Miailhe raccontano la storia di Nakache

Il corto è realizzato con la telecamera puntata dalla regista direttamente sui suoi dipinti. In concorso al RIFF di Roma

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Butterfly, in originale Papillion, è un corto d’animazione francese diretto e interamente realizzato da Florence Miailhe. La colonna sonora è, invece, ad opera di Pierre Oberkampf. Della produzione e distribuzione si sono occupate Sacrebleu Productions e XBO Films.

Il corto è in proiezione al Rome Independent Film Festival (RIFF) in concorso per l’Animation Short Competition.

Butterfly RIFF

La storia di Alfred Nakache

Butterfly racconta la storia di Alfred Nakache, conosciuto come il nuotatore di Auschwitz. Algerino di nascita in un periodo in cui il suo paese era una colonia francese, dopo una rapida ascesa come nuotatore a livello nazionale, infrange diversi record e partecipa anche alle olimpiadi di Berlino 1936. Diventa conosciuto, in particolare, anche per la sua bravura nello stile farfalla, da cui il nome del corto. Con la capitolazione della Francia nel 1940, Nakache, che era ebreo, rimane vittima delle leggi razziali imposte dal regime nazista e viene  deportato con la famiglia ad Auschwitz. Qui, noto per la sua carriera, verrà sottoposto a varie umiliazioni legate proprio al nuoto. Non rivedrà mai più né la moglie né la figlia.

Butterfly RIFF

La pellicola segue le vicende di un anziano, Nakache mentre, apprestandosi a compiere la sua ultima nuotata, ripercorre le fasi più importanti della sua vita, tutte legate da un unico filo conduttore: l’acqua.

Uno stile estetico magistrale

In Butterfly ciò che colpisce nell’immediato l’attenzione  dello spettatore è senz’altro lo stile grafico. Si nota immediatamente il tocco della regista Florence Miailhe, conosciuta per i suoi film realizzati inquadrando direttamente con la telecamera dei disegni realizzati con le tecniche tradizionali più disparate. Nei suoi lavori ha fatto uso di pastelli, sabbia o, come in questo caso, di pittura. Le pennellate emergono sulla pellicola come fossero ancora fresche e contribuiscono a delineare efficacemente il tema centrale del corto, ovvero l’acqua. La schiuma del mare e le linee delle onde, pur evidentemente illustrate, acquisiscono una vitalità tutta propria grazie ai gradienti cromatici che le delineano e alla lucentezza dell’olio utilizzato per realizzare tutti i disegni.

Le figure umane che compaiono nel video, invece, presentano dei tratti abbozzati che non impediscono un loro efficace riconoscimento. Lo stile artistico, vista anche la tecnica, riverbera forse i dipinti di Paul Gauguin, il che conferisce anche all’animazione un’aria più illustre. Il protagonista, che è di colore, viene spesso contrapposto ai bianchi con cui ha a che fare nel corso della propria vita. Sebbene si tratti più di un tratto biografico, l’opposizione cromatica agisce, nella semplicità stilistica delle illustrazioni, a porre in evidenza Nakache rispetto agli altri personaggi.

La regia di Butterfly

Impressionante è, alla luce della tecnica utilizzata, la realizzazione delle animazioni. Il sapiente lavoro di regia di Florenze Miailhe è stato multidirezionale. Da un lato, si è concentrata sulla realizzazione fisica dei dipinti, con le micromodifiche locali volte all’ottenimento dei frame che, susseguendosi, creano l’illusione di movimento nota come animazione. Ma avendo avuto modo di operare concretamente la telecamera, si può descrivere una regia reale basata sul movimento della macchina da presa che si muove sul dipinto inquadrando di volta in volta dettagli diversi. Un lavoro tutt’altro che semplice e che mette con forza in evidenza l’esperienza di un’artista veterana.

Butterfly RIFF

Sicuramente, l’aspetto grafico di Butterfly è quello che merita il maggior encomio. Un corto di 15 minuti realizzato con questa tecnica è un lavoro colossale. Il risultato finale, pur nelle sue inevitabili sbavature, è a tutto tondo un capolavoro.

La colonna sonora di Butterfly

Gli altri aspetti del corto sono senz’altro ben gestiti, ma di fronte all’enorme lavoro compiuto graficamente c’è da dire che non spiccano, forse, con altrettanta forza.
La musica e il suono fanno da ottimi comprimari all’aspetto visivo, contribuendo in maniera adeguata alla gradevole visione del corto. Da sottolineare, comunque, l’eccellente lavoro svolto nel riprodurre i suoni dell’acqua. Essendo l’elemento idrico così centrale, Pierre Oberkampf si è dovuto misurare con l’ardua impresa di riprodurre i diversi suoni che derivano dalle bracciate di un nuotatore o della onde del mare. In generale, sotto questo profilo, è stato fatto un ottimo lavoro.

Una sceneggiatura semplice ma efficace

La sceneggiatura, sempre ad opera di Florence Miailhe, declina una biografia poliedrica e complessa in una storia semplice ed efficace. Come già menzionato, il filo conduttore è l’acqua e intorno ad essa si concentrano gli episodi fondamentali della vita di Nakache narrati in Butterfly. Un’accortezza non indifferente è quella di non legare immediatamente la vita dell’uomo all’esperienza di Auschwitz. Il nazismo e le sue conseguenze su Nakache si profilano come uno spettro solo in un momento avanzato del corto, sottolineando l’importanza che ha avuto per il nuotatore olimpionico ma non declinando la sua vita a un mero esempio di memoria dell’olocausto. Ciò imprime una forte personalità alla biografia di Nakache, che nell’acqua ha trovato la sua vita.

Butterfly RIFF

La storia, corredata da pochi ma efficaci dialoghi, si lascia seguire con facilità. Fanno eccezione, forse, solo alcuni momenti più simbolici che non si lasciano circoscrivere ma che danno un’impronta più autoriale al corto.

Temi forti e toccanti

A livello tematico, è un film che declina la memoria di un uomo al trattamento di diversi argomenti. L’anzianità apre la narrazione, traducendo forse il punto di vista di una regista che, a 68 anni, ha avuto numerose esperienze e ha sicuramente maturato una consapevolezza e una lungimiranza che mancano a una persona più giovane. È un’anzianità, quella di Nakache, sicuramente più dura e incisiva di quella di altre persone, segnata da esperienze di vita traumatiche. Il nazismo e l’antisemitismo hanno irrimediabilmente segnato la sua vita, portandogli via anche la famiglia. Ma quel che non gli è stato tolto è la sua voglia di vivere e la sua passione, il nuoto. Nakache ha continuato a coltivarla, insegnandola alle nuove generazioni come faceva in vita la moglie e partecipando anche alle olimpiadi del 1948.

La storia di Nakache è quella di una persona che, nonostante tutte le difficoltà, trova un senso alla sua vita e porta avanti fino alla fine un vissuto  che diventa esemplare.

Ed è questo esempio che la regista ha voluto raccontare con Butterfly, una pellicola dalla grande bellezza.

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Butterfly

  • Anno: 2024
  • Durata: 15'
  • Distribuzione: Sacrebleu Productions, XBO Films
  • Genere: Biografico, Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Florence Miailhe