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Giochi

Gioco e casinò al cinema

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Nel corso del tempo, il mondo della Settima Arte non è rimasto indifferente al fascino dei casinò e alle dinamiche che si sviluppano al tavolo da gioco. Al contrario sono molte le pellicole, anche di grande successo commerciale, che hanno in qualche modo preso in esame il gambling, ponendolo al centro della narrazione o comunque inserendolo in una cornice da cui farne risaltare gli aspetti più stuzzicanti.

Puntate vincenti dall’America

Il settore dei casinò mantiene salde le proprie connotazioni, sia nel contesto tradizionale, terrestre, fisico, sia negli sviluppi derivati dalle versioni online, con proposte ludiche di ampio interesse, come si può notare ad esempio su questa pagina. Gli stimoli derivati dal gioco colpiscono l’immaginario privato e collettivo e scivolano con successo anche in ambiti diversi, come quello cinematografico. Numerosi sono infatti i film che hanno posto le luci dei casinò sotto i riflettori, generando storie, personaggi e situazioni indimenticabili, grazie ai virtuosismi delle macchine da prese e all’apparato scenico di sicuro impatto costituito proprio dal gioco e da tutte le sue ramificazioni.

In particolare è il cinema americano ad averlo spesso sfruttato. Immediato il riferimento allo straordinario Casinò, di Martin Scorsese (1995), capolavoro in cui i due personaggi principali, Robert De Niro e Joe Pesci, recitano rispettivamente nei ruoli di un gestore (mafioso) di sfavillanti sale e del suo pericoloso e incontrollabile amico. Un vortice senza respiro, per tre ore di meraviglia cinefila durante le quali, in molti passaggi, le inquadrature fluttuano tra i tavoli, le luci, le vincite, i disastri, i tentativi di inganno che si espandono in serate di gioco ad alta gradazione emotiva.

Tanti sono comunque i titoli che si possono prendere in esame in tal senso: impossibile non sottolineare l’abile esperto di roulette Robert Redford in La stangata (1973), il torneo di poker con Daniel Craig nei panni di James Bond in Casino Royale (2006), la trilogia iniziata con il brillante Ocean’s Eleven (2001), oppure i segreti del blackjack insegnati da Kevin Spacey nel film 21 (2008), o ancora le qualità da pokerista di Matt Damon in Rounders (1998). Raggiungendo poi anni ancora più recenti, posto d’onore per il trionfo di Kyle MacLachlan alle slot machine in Twin Peaks – The Return; un impatto sconquassante al punto che un’anziana signora lo soprannomina “Mr. Jackpots”.

Spunti dall’Italia

Neppure il cinema italiano è restato immune a testi e sotto testi in qualche modo legati al gambling, sia a livello parodistico sia con connotazioni più serie. Nel secondo caso vale sempre la pena di ricordare il bellissimo Regalo di Natale di Pupi Avati (1986), durante il qualche alcuni amici (o ex amici) si riuniscono per una partita di poker lunga tutta una notte, evento da cui emergeranno segreti, tradimenti e molto altro ancora. Nell’altro caso invece i riferimenti si sprecano, a partire dalle deliranti situazioni comiche ne Il secondo tragico Fantozzi (1976), con il viaggio al casinò di Montecarlo del famigerato Conte Semenzara, insieme all’eternamente umiliato ragioniere.

Il connubio casinò-cinema non è dunque raro, e ha saputo creare momenti iconici.

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