Super ospite al Festival dei popoli 2023: Liv Ullmann. L’attrice premio Oscar è stata protagonista del festival fiorentino dedicato al documentario in concomitanza con la presentazione del film Liv Ullmann: A road less travelled.
– Immagine di copertina di Ilaria Costanzo –
Liv Ullmann al Festival dei popoli 2023
Stiamo vivendo forse il momento più orribile della nostra storia, ci sono tanti potenti, politici, soldati ma gli altri, noi tutti, siamo comunque più numerosi.
Queste le parole di Liv Ullmann, ospite d’eccezione del Festival dei Popoli, in risposta alle domande sulle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. La celebre attrice ha presentato al cinema La Compagnia la prima italiana del documentario sopra citato e diretto da Dheeraj Akolkar, dedicato alla sua vita.
Ha poi proseguito, sempre in riferimento alla situazione attuale: «Non so mi mancano le parole, forse voi giornalisti siete più bravi a esprimere quello che sto cercando di dirvi: si dovrebbe protestare perché siamo di più di quelli che fanno la guerra. Non so in che modo e con quali parole ma si deve protestare perché non esistono eroi in questa guerra, gli eroi non sono quelli che fanno saltare le bombe: non si è degni di essere chiamati eroi se si ammazzano i bambini. Questa è una guerra orribile, senza eroi: è uno dei momenti più tristi e cupi della storia».
L’importanza del cinema italiano
Il cinema per me è quello italiano, è il cinema con la c maiuscola. Non posso definirlo altrimenti.
Lo ha detto Liv Ullmann al Festival dei Popoli aggiungendo di essere cresciuta in una piccola città norvegese dove i genitori le hanno raccontato un mondo.
Poi a 15 anni sono andata al cinema e ho scoperto i film di De Sica: “Ladri di bicicletta”, “Umberto D” e “Miracolo a Milano”. A quel punto ho visto un mondo che non mi avevano raccontato, questo ha risvegliato in me e ha fatto crescere la mia fantasia, aperto gli occhi sulla visione del mondo. E questo è stato grazie proprio a De Sica.
La speranza dell’attrice è che ci siano altri come lui in grado di spalancare gli occhi su un mondo nuovo che magari qualcuno non sapeva nemmeno esistesse. De Sica, ad esempio, riusciva a raccontare la gente comune, i poveri, a farli emergere, a farli volare in sfere meravigliose e in storie incredibili.
Io sono nata grazie ai film italiani, lo dico veramente dal profondo del cuore, sono soltanto felice che prima o poi li ritroverò tutti – da adulti – e faremo qualcosa insieme non necessariamente di cinema.
Ha poi aggiunto di essere innamorata della Toscana, di questa parte del mondo, di adorare le sue case, le sue architetture, la gente e la generosità, la genuinità dei toscani. E poi si è detta molto lieta di essere stata invitata al festival di documentari quindi qualcosa che parla di noi, di come siamo, del perché siamo così e di tutte le cose importanti della nostra vita.