Due risate natalizie con ‘Tre di troppo’ e la coppia De Luigi-Raffaele
'Tre di troppo' il film con con la camaleontica Virginia Raffaele e Fabio de Luigi che è attore, sceneggiatore e regista. Commediola allegra, al posto di cinepanettoni natalizi, il film fa riflettere sul dubbio amletico della vita: "Avere o non avere figli"?
‘Tre di troppo’ è il film con Virginia Raffaele e Fabio de Luigi che è sì attore, ma anche sceneggiatore e regista. Da oggi disponibile in streaming su SKY e NOW TV.
La recensione
In tempi bui come questi, dove la guerra, il carovita, le bollette impazzite, il covid che non molla, a fine anno si tende ad arrivare esausti. Oltre che depressi! Nella minima ricerca della felicità che ognuno cerca di apporre alla propria vita, dopo aver letto un buon libro, aver ballato o aver bevuto un bicchiere di rosso, non resta che andare al cinema.
Ciò detto, il film, sotto a una coltre di leggerezza e spasso, oltre a far sorridere, solleva anche un tema autentico: la difficoltà di avere figli oggi. E di saperli gestire. In un’epoca sempre più autoreferenziale, egotica e stressante, dove la corsa per la spesa, il lavoro, la palestra incastra tutti in meccanismi di prigionia e lotta verso il tempo, l’avere dei figli è fuori programma per molti. Specie per coloro che del culto di sé, del compiacimento narcisistico e raffinato della propria persona, nonché delle proprie qualità ne fanno un must giornaliero.
D’altro canto per molti, i figli sono anche un peso economico, anche se nel film sono tutti benestanti. E il problema non sorge. Sorge invece il tema di come allevarli sti bambini. Appare invece evidente che chi li ha vive per loro, rinunciando a sè stesso. Coloro invece che non li hanno sanno, a prima vista, gestire meglio e capire di più le esigenze dei pargoli altrui, proprio perché una tantum ci si applica meglio.
I Pregi
Pregio assoluto è quello di aver veicolato tentativi di gioia. In particolar modo a coloro ancora senza figli che, dopo questo film, non li faranno mai più! Bravi gli attori.
I difetti
Vero che è un film che si rivolge alle famiglie a Natale, ma il buonismo del finale e una certa superficialità di racconto legata a una fiaba o a un sogno/ incubo (a scelta dello spettatore), si poteva gestire meglio.
Nel complesso il film si lascia vedere, tocca tasti utili a far riflettere; sia chi ha figli e non li aiuta bene nella loro crescita, sia chi non li ha e li vorrebbe. Lo scenario che si prospetta non è dei migliori ma, d’altro canto, per gli indecisi, ci sono sempre i Jack Russel Terrier.
‘Tre di troppo’ la sinossi
Marco (Fabio De Luigi) e Giulia (Virginia Raffaele) sono una coppia armoniosa e passionale. Entrambi sfoggiano una forma invidiabile, corredata da mise alla moda. Per loro il mondo si divide in due. L’Inferno, abitato da genitori esasperati e soggiogati da piccoli esseri pestiferi. E il Paradiso, dove uomini e donne liberi da sensi di colpa, si godono i piaceri della vita senza figli. Fieri di vivere in appartamenti sempre in perfetto ordine.
Loro sanno bene da che parte stare, ben distanti da quelle coppie di amici in perenne crisi coniugale e logorati dalla vita da genitori. Eppure, il destino è già all’opera per sconvolgere le loro vite e sgretolare tutte le loro certezze. All’improvviso e inspiegabilmente, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni che li chiamano mamma e papà. Liberarsene e tornare alla felice vita “precedente” diventerà il loro unico obiettivo. Una commedia sulle gioie e le difficoltà di essere o diventare genitore.
‘Tre di troppo’ la distribuzione
Distribuito da Warner Bros. Discovery, ‘Tre di troppo’ nasce da un soggetto di Michele Abatantuono, che ne firma anche la sceneggiatura assieme a Laura Prando e Fabio De Luigi.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
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