Hypnosis
“L’opera diretta da Davide Tartarini e Simone Cerri Goldstein è facilmente iscrivibile nella categoria dell’horror fatto in casa”.
“L’opera diretta da Davide Tartarini e Simone Cerri Goldstein è facilmente iscrivibile nella categoria dell’horror fatto in casa”.
31. Fantafestival. “Custodes Bestiae” di Lorenzo Bianchini: Polanski resta il punto di riferimento più aulico per il regista friulano, ma nonostante ciò Custodes Bestiae rivela spassionata l’ammirazione per “La casa dalle finestre che ridono” (1974), imprescindibile fonte d’ispirazione per una pellicola che fa della paura ancestrale, del mito e dell’archetipo i suoi punti di forza. Recensione di Luca Lombardini
FESTIVAL DI CANNES 2011: nella storia produttiva del regista danese Nicolas Winding Refn c’è evidentemente un’impronta personale. Egli, pur professatosi sostenitore entusiasta di mondo movies, poliziotteschi, softcore e spaghetti western, ha rielaborato la propria anima cinefila in una commistione alta tra immagini e fortissima espressione del proprio ego. La recensione di Gianluigi Perrone
FESTIVAL DI CANNES 2011:non cessa la sfilata dei pesi massimi sulla croisette del festival di Cannes. Stavolta è il turno del mostro sacro del cinema coreano, Kim Ki-duk, che, dopo qualche anno di assenza, torna con un documentario toccante, intimo, struggente. Si, perché il protagonista è proprio lui.La sua è letteralmente una video-confessione in cui, parlando con se stesso, sciorina tutte le angosce che lo hanno attanagliato negli ultimi anni.
“L’ennesima operazione di basso profilo che ha usufruito dei fondi del Ministero per i beni e le attività culturali, in quanto riconosciuta d’interesse culturale”
«”Un gelido inverno” contiene al suo interno tanto cinema americano, quello indipendente e non allineato, soprattutto degli ultimi anni: questa è la forza del film».
FILMSTUDIO: TAXI DRIVERS continua a seguire la programmazione del celebre cineclub romano, il FILMSTUDIO, dedicata alla proiezione di film indipendenti italiani. Questa settimana è di scena “Zoè” di Giuseppe Varlotta: Zoè è una bambina che, costretta a fuggire durante i rastrellamenti da parte dei soldati tedeschi, va alla ricerca del padre attraverso un viaggio onirico e fantasioso per i boschi e i paesaggi del Piemonte. A cura di Valentina Calabrese
Noncuranti del freddo e della pioggia, gli appassionati di cultura irlandese sono tutti in fila davanti alla Casa del Cinema per l’intrigante e variegata quarta edizione dell’Irish Film Festa.
«”Amore a mille miglia” è l’ennesima commedia sentimentale, che vede protagonisti Drew Barrymore, la ‘fidanzatina d’America’, e Justin Long (“Jeepers Creepers”, “Drag Me to Hell”)».
“In una società liquida frammentata, polverizzata, anche l’amore diventa liquido e «La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale»”.
“Al suo esordio alla regia, Luciano Capponi, proveniente dal teatro, azzarda un film ambizioso, che si confronta con questioni cruciali. L’esito, purtroppo, non è convincente”.
Dopo cinque anni dal primo documentario sulla figura del Premier – “Quando c’era Silvio” (Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio), poi il docu-fiction “Shooting Silvio” (Berardo Carboni) nel 2007, considerato il film manifesto di un nuovo cinema indipendente, fino ad arrivare all’ultimo feroce resoconto di Erik Gandini in “Videocrazy” (2009) – ora, con “Le dame e il Cavaliere”, l’Italia del ‘berlusconismo’ è quella in cui si assiste a paradossali corto-circuiti che riguardano gli organi istituzionali e chi vi partecipa, fino a confondere la realtà con la televisione ed il gossip con fatti realmente accaduti e documentati.
“La pellicola, scritta e diretta da Raymond De Felitta, parla di segreti e bugie, verità e finzioni, maschere e identità, attraverso il genere della commedia, con sobrietà e humor”.
“Nero” è un viaggio attraverso il sogno ambientato in una Milano da dormire, buia e silenziosa, e dove i personaggi, in cerca di un’identità, si aggirano come pedine mosse da un destino beffardo. Si passa attraverso il genere, solcando i generi: abbiamo il noir, la farsa grottesca, l’horror grandguignolesco di alcune scene splatter che fanno sorridere, il thriller e il giallo. Una summa che è tutto e niente e che sfugge ad ogni catalogazione.
«”Una proposta per dire sì”, a conti fatti, diverte e intrattiene con la sua estrema semplicità; un modo piacevole di passare il tempo in buona compagnia».
“Matteo, alias Nicolas Vaporidis, è un trentenne cinico e prevenuto in fatto di amore che riceve l’incarico di scrivere una guida sui luoghi romantici d’Europa”.
Con Simpathy for the devil (1968) Jean-Luc Godard si auto-espelle dal circuito cinematografico convenzionale, per intraprendere una rotta marcatamente politica e militante. I Rolling Stones, icone dell’atmosfera di rinnovamento di quegli anni, sono ripresi durante alcune sedute di registrazione
“Mona Achache, regista che con ‘Il riccio’ fa il suo esordio nel lungometraggio, per tratteggiare con una certa nettezza la visione lucida e severa che del mondo (adulto) ha la piccola protagonista della sua storia”.
“Davvero prezioso “La pivellina”, piccolo film italiano di Tizza Covi e Rainer Frimmel. Siamo a Roma, in un campo nomadi di S. Basilio, dove vivono, dedicandosi alle attività circensi, i non più giovani Patti (Patrizia Gerardi) e Walter (Walter Saabel).”
“Aaron è un rispettabile macellaio, sposato con Rivka e padre di quattro figli. Durante una giornata di pioggia, conosce Ezri, giovane e bello studente della Yeshiva, rimasto solo e senza casa. Alla tenera amicizia iniziale, segue una travolgente passione che turberà non poco la tranquilla quotidianità di Aaron, fino allora uomo assai retto e probo.”
Regista di “Road trip” (2000) e “Starsky & Hutch” (2004), Todd Phillips parte questa volta da un addio al celibato; anzi, da un dopo-addio al celibato.
“Nel contesto della Berlino dei nostri giorni, capitale europea della cultura “elettronica” e delle notti a base di techno ed electro-house, tra nightclub e viaggi a base di droghe sintetiche…
La pellicola, tratta dal racconto di Nakagawa Rieko, narra la ‘tenera amicizia’ tra l’affabile pesciolina rossa di nome ‘Ponyo’ ed un bimbo di cinque anni che vive in cima ad una scogliera in compagnia della tenace quanto irreprensibile madre Risa. A metà tra un pesce ed una bambina, la piccola protagonista, indiscutibilmente “fuori dal coro”,…
“Guarda bene, da ambo le parti, altrimenti la vita ti potrebbe travolgere, o quanto meno stravolgere! Sembra parta con questa considerazione il primo lungometraggio di Sara Watt, già pluripremiata autrice di cortometraggi animati (“Small Treasures”, 1995), ed ora regista di questo “Look Both Ways”.”
Realizzare un film collettivo no-profit sui diritti umani, coinvolgendo circa 800 persone fra i professionisti di tutte le categorie del cinema italiano, non era certo impresa facile. “Quello che mi colpisce è la buona riuscita di questo lavoro – dichiara Daniele Luchetti, uno dei trenta registi che hanno collaborato gratuitamente al progetto -. L’importanza del tema da sola non bastava perchè esiste anche un diritto dello spettatore a una visione di qualità”.
Viaggio coast to coast sulle ruote d’un coloratissimo ed affollato scuolabus riadattato a spazio vitale, “Behind the Wheel” documenta con ritmo serrato e linguaggio che, pur partendo da prese di posizioni impegnate e non conformi, non si discosta molto da quel che si può veder su Mtv, le gesta d’un gruppo multiforme di giovani artisti, aggiornando alle tensioni d’oggi l’epopea beat che tanto ha fatto sognare generazioni di “non riconciliati”.
“Spagna 1939. La guerra civile si è appena conclusa e le truppe di Franco si fanno strada a Madrid creando non poche tensioni. Sono in molti i repubblicani costretti ad allontanarsi per sfuggire alle persecuzioni della nuova dittatura, tra loro anche un gruppo di giovani donne provenienti da diverse realtà ma animate da un comune denominatore”.
“Un coraggioso film di carattere sociale sul bisogno d’integrazione e ricerca d’identità che, interpretato con autoironia e magnetismo da Samir Guesmi nel ruolo di Yacine, affronta il dramma degli spazi, fuori e dentro di sé”.